top of page

L'EDUCAZIONE

Come furono educati i personaggi descritti nella "Famiglia Manzoni" di Natalia Ginzburg

Ai tempi di Alessandro Manzoni, l'educazione era completamente diversa da ciò che siamo soliti vedere al giorno d'oggi, infatti c'era una netta distinzione tra persone di ceto basso e nobili, ma anche e soprattutto fra uomini e donne. Egli ebbe una formazione diversa dal comune, infatti venne lasciato in collegio e non ebbe una figura paterna di riferimento, elemento che lo porterà poi a fare scelte e a perseguire atteggiamenti poco adeguati con i figli, fu probabilmente uno che motivo che lo portarono a introdurre molti personaggi senza una figura paterna nel suo romanzo "I promessi sposi". (1)

Le donne, invece, come le figlie di Manzoni, venivano obbligate a frequentare un convento, infatti, solitamente c'erano soltanto due strade disponibili: sposarsi o intraprendere la carriera ecclesiastica diventando suora. (2)

Gli uomini, ma anche le donne, provenienti da famiglie ricche, invece, ricevevano spesso insegnamenti privati o frequentavano un corso di studi che potevano culminare fino agli studi all'Università (solo per quanto riguarda gli uomini), come Fauriel (3), grande amico di Manzoni, Massimo d'Azeglio (4), e altri frequentatori della sua casa.

L'educazione era sempre fondata sul Cristianesimo, infatti i figli venivano quasi sempre battezzati, o per volere dei nonni o dei genitori (5)

Dunque era presente uno schema ricorrente basato sul ceto sociale, il sesso e le famiglie di provenienza.

​

(1) - "Giulia accompagnò il bambino a Merate, nel collegio dei Padri Somaschi, e qui lo lasciò" (Cap. 1 Giulia Beccaria)

(2) - "Giulia intanto era stata chiusa in convento"; "Ha frequentato un collegio di suore" (si usa la stessa espressione per le due figlie di Manzoni Matilde e Vittoria. Cap. 1 Giulia Beccaria)

(3) - "Fauriel era un filologo. Fece gli studi a Tournon. Durante il Direttorio, si ritirò a Saint-Étienne e studiò il greco, il latino e il turco." (Cap. 1 Giulia Beccaria)

(4) - "Frequentò l'università di Torino" (si riferisce M. d'Azeglio. Cap. 2 Enrichetta Blondel)

(5) - "Battezzata per volere della nonna Giulia Beccaria e con l'approvazione dei genitori Alessandro Manzoni ed Enrichetta Blondel" (Qui si parla di Giulia Claudia Manzoni. Cap 2 Enrichetta Blondel)

bottom of page