L'innominato è una delle figure più complesse e interessanti del romanzo dei promessi sposi di Alessandro Manzoni, nonché uno dei personaggi più importanti. E' una figura presentata come malvagia e senza scrupoli a cui Don rodrigo si rivolge per attuare il suo piano, ossia rapire Lucia Modella dal convento di Monza in cui è rifugiata. E' un personaggio misterioso a cui Alessandro Manzoni non dà né nome e né cognome ("un terribile uomo. Di costui non possiam dare né il nome, né il cognome, né un titolo")

L'Innominato vive nel suo grande castello, vicino Lecco. Tra i capitoli 21 e 22 viene descritto come un uomo alto, calvo con pochi capelli bianchi, una faccia rugosa e bruna e ha circa sessant'anni.

L'innominato appare subito come un personaggio misterioso, fin da giovane ha la mania di competere con i

più forti, per essere temuto e rispettato, a causa delle sue azioni viene messo al bando dallo stato.

Aveva parecchi uomini di fiducia, grazie ai quali tutti i potenti e tiranni locali erano costretti a scendere a patti con lui, oppure a morire; Don Rodrigo, che conoscenza della sua potenza, gli chiede di aiutarlo per il rapimento di Lucia, dal moment che aveva già svolto azioni simili in passato.

Nel momento in cui fa rapire Lucia, l'Innominato attraversa una profonda crisi interiore. L'innominato ripensa ai suoi delitti passati e comincia a porsi delle domande sul giudizio divino. L'innominato viene scosso profondamente dal carattere e dai modi di fare di Lucia che è in grado di suscitare in lui sentimenti mai provati prima. Dopo aver trascorso una notte nel tormento, angosciato dalla sua sorte e dal giudizio divino, decide di recarsi alla canonica, dove viene ricevuto con timore e titubanza che contro ogni pronostico si conclude con la conversione del potente signore.