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VITTORIA

Vittoria Manzoni è figlia di Alessandro Manzoni ed Enrichetta Blondel.
Nasce nel 1822 a Milano e a 9 anni viene mandata a Lodi in collegio, in
quanto la mamma Enrichetta non riesce a seguirla negli studi. Il padre
Alessandro è distante ma la mamma e la nonna la fanno sentire amata.
Nell’aprile del 1835 riceve sempre a Lodi la Prima Comunione. Non
bellissima era però graziosa e in salute tanto da essere definita “piccolo
scoiattolo” dal fratellastro Stefano.
Purtroppo la sua vita nell’adolescenza non fu tra le più felici, la morte
della mamma, poi della nonna e della sorella Giulietta la cambiarono,
rendendola non più la ragazzina felice di un tempo.
Quando il padre si risposò con Teresa, la casa paterna divenne per lei un
luogo invivibile, tanto da voler andare a vivere prima dalla sorella
Cristina e poi dalla sorella Sofia, che però morirono entrambe.
Si vide cosi costretta a tornare a casa dal padre a dalla matrigna, ma
ammalatasi di bronchite la portarono in Toscana per curarsi. Qui conobbe
Gian Battista Giorgini che sposo nel 1846.
Ebbero tre figli: Luisa, Giorgio e Matilde.
Nella sua casa accolse la sorella Matilde, sempre cagionevole di salute, e
insieme al marito la amarono e la curarono fino alla morte.
Con il padre aveva un rapporto di amore-odio. La loro corrispondenza era
fitta e nelle sue lettere spesso parlava della sorella Matilde,
probabilmente per far presente quanto bisogno avevano le due sorelle
dell’affetto del padre. Ella stessa si definiva ORFANA dalla morte della

madre, non riconoscendo sicuramente Teresa una figura amorevole nei
suoi confronti, malgrado non le abbia mai mancato di rispetto.
Soffrirà di artrite deformante. Si sentirà brutta e inguardabile.
Morirà di polmonite all’età di 70 anni nel 1892 a Massarosa.

Vittoria è un personaggio positivo nella famiglia Manzoni. Malgrado le
sventure che l’ hanno colpita ha mantenuto sempre il suo carattere
docile e remissivo. Ha mantenuto i contatti col padre in ogni momento
malgrado lui fosse un padre assente, portandosi anche in famiglia la
sorella cagionevole di salute. Questo fa vedere la bontà d’animo di
Vittoria. Anche nei confronti di Teresa, che persino al matrimonio di
Vittoria con Bista non si presenta, non ha mai parole ostili, proprio
perché predilige il vivere sereno e senza screzi.

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