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Agnese 

Agnese, la madre di Lucia, è un personaggio frequente e significativo nell'opera, anche se non ha un ruolo di primo piano. È la figura di maggior supporto per la figlia nel romanzo (1). È descritta come una donna buona, chiacchierona, combattiva, religiosa e alquanto attaccata al denaro, se non proprio avara, come si vede quando rimprovera Lucia di aver dato troppe noci a fra Galdino e nella cura che dimostra nel custodire il denaro avuto in dono dall'innominato (2). Contrasta con Lucia, che è riflessiva e profonda, perché è molto loquace e superficiale. Nel capitolo III, Agnese si arrabbia perché Lucia ha rivelato l'incontro con don Rodrigo a Padre Cristoforo. Agnese si dedica con energia e coraggio al futuro della figlia, difendendo persino Renzo. È lei a prendere l'iniziativa per cercare di superare la resistenza di Don Abbondio al matrimonio dei due fidanzati, suggerendo a Renzo di rivolgersi all'Azzeccagarbugli e proponendo un "matrimonio a sorpresa". 

Note 

(1):“...buttatta per l’unica figlia” - Capitolo 3

“Illustrissima signora, io posso far testimonianza che questa mia figlia aveva in odio quel cavaliere, come il diavolo l'acqua santa” - Capitolo 3 

(2):“buona” - Capitolo 2

“messa in sospetto e in curiosità dalla parolina all'orecchio, e dallo sparir della figlia, era discesa a vedere cosa c'era di nuovo” - Capitolo 2

“Agnese è stata zitta: miracolo!” - Capitolo 15

“Dio dice: aiutati, ch’io t’aiuto” - Capitolo 6

“c’è sempre giustizia” - Capitolo 7

“Qui Agnese, come quella che, dopo di lei, era certamente la meglio informata, si credé autorizzata a venirle in aiuto” - Capitolo 9

“avrebbe dovuto parlar più chiaro, o chiamar me da una parte...” - Capitolo 7

“una donna di quelle (...) maritata...” - Capitolo 8

“quando avrai conosciuto il mondo quanto me” - Capitolo 10

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